Un mercato ancora acerbo
La maggior parte degli studi concorda sul fatto che solo il 20-25% dei trasportatori è dotato di un modulo TMS. I vantaggi del software TMS tuttavia, non hanno più bisogno di essere dimostrati… Allora come spiegare che solo un quarto degli spedizionieri è dotato di un TMS per controllare e ottimizzare la propria attività di trasporto?
Questo fenomeno è dovuto in parte alla priorità data negli ultimi anni dalle aziende all’informatizzazione delle funzioni di front-end orientate allo sviluppo del business, al cambio delle applicazioni dei negozi e al rinnovamento degli strumenti ERP dovuto alla digitalizzazione del commercio. Successivamente, gli investimenti IT sono andati a migliorare le operazioni di produzione o distribuzione con il rinnovo del software WMS, il cui tasso di equipaggiamento è oggi molto elevato (>80% in Francia). Il trasporto appare quindi come il parente povero, quello di cui ci prendiamo cura solo una volta ottimizzati gli altri processi, il che è sbagliato rispetto al potenziale di guadagno immediato che può rappresentare.
Possiamo tuttavia notare che la tendenza sembra invertirsi, con i dipartimenti della supply chain che si rendono conto dell’impatto sempre più crescente del trasporto sul costo dei prodotti. Un altro segnale che sembra suggerire un maggiore dinamismo del mercato: sempre più bandi di gara, emessi da aziende affiancate da società di consulenza specializzate, e dotati di capitolati sempre più puntuali.